L’arte della ceramica racchiude in sé la storia e l’identità di un territorio. A Grottaglie, un piccolo gioiello della Puglia, questa tradizione prende forma in un laboratorio dove si fondono passione, dedizione e un legame indissolubile con le radici: La Terra Incantata.
Portato avanti con orgoglio dai fratelli Giovanni e Donatello Spagnulo, il laboratorio rappresenta il connubio tra passato e presente, artigianato e innovazione, tradizione e visione. Questo racconto non è solo quello di una bottega artigianale, ma una storia di riscatto, di amore per la terra e di sfide vinte.
Un’arte antica come la terra che la custodisce
La ceramica, con la sua capacità di trasformare la semplice argilla in oggetti straordinari, ha radici profonde nel territorio pugliese. Grottaglie, città situata nella provincia di Taranto, deve il suo nome alle grotte naturali ricche di argilla. Da queste cavità nascono non solo manufatti, ma veri e propri racconti in terracotta.


Questo spirito vive nei fratelli Spagnulo, cresciuti nel laboratorio paterno. Giovanni, il torniatore e modellatore, ha imparato a dare forma all’argilla, mentre Donatello, maestro decoratore, ha affinato la sua arte presso l’Istituto d’Arte di Grottaglie.
Insieme, hanno trasformato il loro talento in una missione: dare nuova vita alla tradizione ceramica, raccontando la Puglia attraverso oggetti che parlano di memoria e identità.
Nella ceramica, l’anima dell’artigiano si fonde con la terra, creando bellezza immortale.
Le radici di La Terra Incantata
L’origine del laboratorio La Terra Incantata risale al 2000, quando Giovanni e Donatello decisero di lasciare il laboratorio del padre per creare qualcosa di nuovo. Nonostante le difficoltà iniziali, hanno scelto di fondare il loro progetto nel cuore del Quartiere delle Ceramiche, un luogo iconico dove l’arte figulina pulsa da secoli.
La decisione di staccarsi dalla sicurezza del passato per inseguire una visione più personale non è stata semplice. Tuttavia, la libertà creativa acquisita ha permesso loro di esplorare nuove possibilità, mantenendo intatta la qualità artigianale. Il loro obiettivo era chiaro: realizzare oggetti che raccontassero una storia, valorizzando le tradizioni locali e innovando al tempo stesso.

L’evoluzione artistica
La Terra Incantata ha iniziato la sua produzione con oggetti tipici dell’artigianato pugliese, come i coloratissimi fischietti. Tuttavia, con il tempo, la ricerca dei due fratelli si è orientata verso una ceramica artistica più sofisticata. Hanno abbandonato progressivamente le produzioni più commerciali per concentrarsi su maioliche e oggettistica d’arredo.
Questa trasformazione ha dato vita a collezioni uniche, ispirate ai simboli della Puglia. Tra queste spiccano:
- Le collezioni dedicate agli ulivi, emblema del paesaggio pugliese e della forza millenaria di questa terra.
- I gufi e le civette, simboli della tradizione della Magna Grecia, ripresi con delicatezza e maestria.
- Le fontanelle colorate, memoria del sistema dell’acquedotto pugliese, che evocano ricordi nostalgici per gli abitanti e affascinano i visitatori.
Questi manufatti non sono solo oggetti, ma “souvenir dell’anima”, che evocano emozioni e ricordi in chi li possiede.
La filosofia del recupero
Il progetto dei fratelli Spagnulo non si limita a creare oggetti belli. Ogni pezzo prodotto in laboratorio si basa su un concetto chiave: recuperare, raccontare, ricordare. Il recupero riguarda tecniche e materiali antichi, come l’uso dell’argilla locale e la lavorazione al tornio tradizionale. Anche la cottura segue metodi che rimandano a un passato lontano, con forni che mantengono vive le caratteristiche della ceramica grottagliese.
Raccontare, invece, significa dar voce alle tradizioni e ai simboli della Puglia, portando con sé la memoria collettiva di un territorio. Ogni oggetto è il risultato di una ricerca approfondita, che collega il passato al presente. Infine, ricordare è l’essenza stessa del loro lavoro. I fratelli Spagnulo vogliono che ogni loro creazione sia un ponte verso la memoria, un frammento di Puglia che viaggia nel tempo e nello spazio.
Un legame con il territorio e oltre
La Terra Incantata non è solo un laboratorio artigianale, ma un luogo di cultura e innovazione. Nel corso degli anni, Giovanni e Donatello hanno avviato diverse iniziative per valorizzare la ceramica grottagliese:
- Nel 2011, hanno promosso il progetto Torniamo Idee, volto a preservare e innovare l’arte ceramica locale.
- Nel 2014, hanno contribuito alla creazione del Consorzio della Ceramica di Grottaglie, unendo le forze con altri artigiani per promuovere questa tradizione.
- Nel 2019, hanno aderito alla rete Salento delle Murge, un’iniziativa che punta a integrare turismo, cultura e artigianato.
Queste collaborazioni dimostrano il desiderio di La Terra Incantata di andare oltre il semplice lavoro artigianale, contribuendo alla crescita culturale ed economica del territorio.
Innovazione e nuove ispirazioni
Nonostante il forte legame con la tradizione, i fratelli Spagnulo non smettono mai di innovare. Una delle collezioni più originali è “Dalla Tela all’Argilla”, ispirata alle opere di Gustav Klimt. Questo progetto dimostra come la ceramica possa evolvere e diventare un mezzo per esplorare nuovi linguaggi artistici.
La capacità di reinterpretare simboli e forme rende La Terra Incantata un laboratorio unico, in cui ogni pezzo riflette non solo la tradizione, ma anche l’originalità e la creatività dei suoi artigiani.
Una visione per il futuro
La Terra Incantata guarda al futuro con una visione chiara: diventare un punto di riferimento per chi cerca autenticità, bellezza e tradizione. La loro missione non è solo quella di produrre oggetti, ma di trasmettere l’anima della Puglia attraverso la ceramica.
Ogni manufatto diventa così un simbolo di continuità, che unisce passato e presente, radici e ali. Come gli ulivi millenari, che resistono al tempo e al vento, anche La Terra Incantata vuole lasciare un’impronta duratura nella storia dell’artigianato pugliese.